Manutenzione dello Shinai

image001La manutenzione della shinai è un punto fondamentale della pratica; la cura delle armi preserva i praticanti da possibili incidenti anche gravi se non mortali; i pochi cenni che riportiamo vogliono essere una traccia per chi si trova per le prime volte alle prese con queste operazioni. All'inizio la manutenzione può sembrare lunga o difficile o addirittura noiosa, la pratica ci velocizza e ci fa capire che il rispetto, per i nostri compagni e per noi stessi, può partire anche dalla cura che mettiamo nella nostra preparazione a keiko.

 TAKEOMI Il takeomi (l'insieme dei quattro take) viene normalmente fornito dai produttori con gli spigoli vivi dati dal taglio meccanico longitudinale del bambù; prima dell'utilizzo della shinai questi spigoli (vedi sezione) vanno smussati per favorire la deformazione della spada al momento dell'impatto e il naturale scorrimento tra i take. Degli spigoli acuminati impediscono il movimento degli elementi e rendono gli stessi più rigidi e scheggiabili. Una piccola scheggiatura può rapidamente portare ad un grosso danno nel take che deve essere sostituito. Un'ispezione dello stato dei take deve essere effettuata prima di ogni allenamento, e la riparazione deve essere tempestiva; ricordiamo che la shinai è "un bene di consumo" e come tale deve essere, all'occorrenza, senza indugio sostituita. Inoltre ricordiamoci che il bambù, come legno, continua sempre a risentire delle condizioni di umidità presenti nell'atmosfera; ha bisogno di essere tenuto possibilmente in un'atmosfera umida e di evitare situazioni che portino ad un rapido essicamento, quindi dobbiamo tenere le nostre shinai lontane da fonti di calore (stufe, caloriferi), ma anche evitare di lasciare, per esempio, le armi in macchina in estate. Addirittura una volta all'anno (o semestralmente per i più diligenti) i take possono essere messi a bagno per circa 24 ore per mantenere la loro flessibilità

image003KISSAKI Il kissaki, la punta della shinai, presenta un gommino interno, il sakigomu, che riempie lo spazio lasciato vuoto dai take e un puntale esterno in pelle, sakigawa, che li ricopre e li tiene uniti.
Come nel caso dei take anche la cura degli elementi in pelle deve essere continua; se quando si smonta la shinai si trova il sakigomu rotto, questo si deve immediatamente sostituire; la sakigawa ha il compito di impedire una accidentale fuoriuscita delle punte dei take, quindi se osservandola si riesce a vedere il sakigomu sottostante o se si trovano degli strappi nella pelle è da sostituire.
Un altro punto di usura della sakigawa si trova nell'allacciatura dello tzuru; dobbiamo prestare molta attenzione a questo punto in quanto un'eventuale cedimento dello tzuru lascerebbe liberi i take con possibili gravi conseguenze.

TZUKAGAWA Per la tzukagawa, la copertura in pelle della tzuka, l'impugnatura della shinai, valgono le raccomandazioni fatte per la sakigawa; nel momento in cui sorgono lacerazioni o strappi nella pelle o nell'allacciatura dello tzuru il pezzo è, se possibile, da riparare o da cambiare immediatamente. Un punto di controllo particolare è la tzukagashira il fondo dell'impugnatura dove le tensioni date dai take e dal cordino si sommano. (In prossimità di questo punto, internamente, si trova il chigiri un inserto di metallo incastrato nei take per limitarne il movimento.) Infine va ricordato che anche l'abitudine di togliere dopo ogni sessione d'allenamento tzuba e tzubadome aiuta la tzukagawa a non sopportare ulteriori e inutili sollecitazioni che potrebbero tagliare la pelle

image004TZURU Lo tzuru è il cordino che unisce tutti gli elementi del nostro shinai; deve mantenere la giusta tensione per impedire un accidentale fuoriuscita della sakigawa dalla sua sede; quando la tensione è insufficiente (e con una pratica intensa avviene molto spesso) deve essere sciolto e riteso. Il primo punto particolare nello tzuru è la legatura della sakigawa; in alcune shinai lo tzru viene passato dietro la sakigawa ma in questo modo lo tzuru viene spesso a trovarsi nel punto di contatto del colpo (specialmente con i men "corti" che finiscono invariabilmente sul men-gane) con un conseguente sfilacciamento dello stesso; meglio passarlo solamente nelle apposite sedi fidando nella robustezza della pelle della sakigawa. Per legare lo tzuru sarebbe abbastanza un doppio nodo che però risulta difficoltoso da sciogliere velocemente, per cui sarebbe meglio utilizzare una "gassa" (come nello schema sotto) che chiude il cordino senza strozzarlo.

image005L'altro punto focale della legatura dello tzuru è naturalmente l'aggancio alla tzukagawa. Anche per creare il cappio di tensione si possono utilizzare vari nodi; personalmente preferisco un nodo scorsoio (che però con la tensione chiude lo tzuru) o meglio ancora la stessa gassa utilizzata per legare la sakigawa (facile da sciogliere); importante è che il cappio non possa arrivare al ponte in pelle della tzukagawa per poter tendere liberamente lo tzuru.

image006NAKAYUI Il nakayui è costantemente da controllare in quanto la sua funzione è di impedire un'eventuale apertura "a fiore" dei take, soprattutto nei colpi come mune o tsuki, ma anche nei contrasti accidentali della pratica. Deve comunque sopportare e contribuire alle normali deformazioni della shinai e per questo non deve essere eccessivamente serrato, ma non deve comunque muoversi dalla sua posizione (a questo proposito si può fare un nodino sullo tzuru dove dev'essere legato)